Kunsthaus Zürich presenta 'Il peso dell'essere. Wilhelm Lehmbruck – Gli ultimi anni. Dialogo con Yves Netzhammer’.
- giuseppe quartieri

- 28 ott
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Dal 24 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026, la Kunsthaus di Zurigo dedica un'importante mostra monografica allo scultore tedesco Wilhelm Lehmbruck (1881-1919), incentrata sugli ultimi anni della sua vita e delle sue opere a Berlino e Zurigo. In collaborazione con l'artista svizzero contemporaneo Yves Netzhammer (nato nel 1970), questa potente presentazione esamina la vulnerabilità degli esseri umani, allora come oggi. Comprende non solo sculture, ma anche disegni, incisioni e dipinti di Lehmbruck in una messa in scena che riempie lo spazio ideata da Netzhammer.Dialoghi transtorici di questo tipo sono diventati una caratteristica del Kunsthaus di Zurigo, con mostre passate tra cui 'Matthew Wong - Vincent van Gogh', 'Käthe Kollwitz - Mona Hatoum' e 'Giacometti - Dalí'.
DIALOGO ATTRAVERSO LE EPOCHE: YVES NETZHAMMER
La mostra di Zurigo porta una firma curatoriale distintiva. Con una forte attenzione agli anni dal 1916 al 1919 e al contesto locale, le curatrici Angelika Affentranger-Kirchrath e Sandra Gianfreda hanno posto Lehmbruck in un affascinante confronto con l'artista svizzero di fama internazionale Yves Netzhammer. Netzhammer indaga i modi in cui l'essere umano può essere rappresentato oggi, in un mondo di crescente complessità. Partendo da disegni generati al computer, sviluppa composizioni sottili e grandi immagini spaziali installative, realizzate in parte con l'uso di nuove tecniche di progettazione come la stampa 3D e programmi di animazione. Riflette sui temi del suo tempo e li traduce in modo intelligente, spesso ironicamente arguto ma allo stesso tempo toccante, in figure delicate, incipienti e in continua evoluzione. Netzhammer, che ha già esposto al Museo Lehmbruck in diverse occasioni, non è solo un interlocutore, ma anche l'ideatore della presentazione a Zurigo. È la prima volta che un artista contemporaneo mette in scena le opere di Lehmbruck.
SALA DADA
Parallelamente alla mostra, Cathérine Hug, curatrice del Kunsthaus Zürich, ha curato la Sala Dada al primo piano dell'edificio Chipperfield sul tema "Corpo e dolore". Lo spazio ospita anche l'opera video di Yves Netzhammer "Addresses of Impossible Places" (2009).




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